La resina epossidica nasce come un rivestimenti per pavimenti industriali ma negli ultimi anni ha “conquistato” un posto anche nelle abitazioni. Dove si installa un pavimento in resina epossidica.
In questo approfondimento ci soffermeremo su un tipo particolare di resina, quella epossidica, vedendo quali sono gli usi comuni e dove si installa un pavimento con questo tipo di resina.
I vantaggi della pavimentazione in resina epossidica
La pavimentazione in resina epossidica è una pavimentazione continua che offre innumerevoli vantaggi che vanno ben oltre la sua rapida e facile applicazione. Questo valore aggiunto è molto apprezzato in grandi aree come i magazzini industriali o i parcheggi, alcuni degli spazi dove è più utilizzato. I pavimenti fatti con questo tipo di resina si distinguono per il loro breve tempo di asciugatura rispetto ad altre alternative sul mercato. Non solo. Questo tipo di resina non ha solventi, quindi può essere utilizzata in ogni ambiente senza alcun rischio. Per queste sue caratteristiche specifiche, questo tipo di resina è diventata uno dei materiali più utilizzati nel settore edilizio e in particolar modo durante i lavori di ristrutturazione.
Dove si installa: gli usi comuni
Anche se i pavimenti in resina epossidica erano originariamente un rivestimento quasi esclusivamente industriale e commerciale, l’aumento esponenziale del suo uso nelle case negli ultimi anni, così come negli uffici, conferma le sue enormi possibilità decorative.
L’applicazione del rivestimento non richiede interventi particolarmente invasivi. Poiché non c’è bisogno di lavori di costruzione, non si generano detriti e quindi la ristrutturazione può essere effettuata in tempi relativamente brevi, un vantaggio anche in termini di manodopera e costo dei lavori. Inoltre il pavimento è utilizzabile senza controindicazioni già poche ore dopo la sua installazione.